Post by dottor_avoho voluto enfatizzare l'idea che in italia va molto di moda definirsi
'arredatore' quando in realtà(come ben dici anche tu) si è soltanto
venditori di mobili. Quest'ultima mansione può essere svolta più o meno bene
da chiunque abbia adeguate capacità di chiacchera e di convincimento.
Arredatore non ci s'improvvisa. L'arredatore è invece una figura
professionale che necessita di una medio lunga preprazione culturale e che
di certo non lo diventa leggendosi un manuale o seguendo un corso on line.
Scusate se sono parso offensivo, non era di certo la mia intenzione, solo
che conoscendo abbastanza queto settore, mi sono permesso di dire la mia.
saluti a tutti.
Risposta un pò lunga..............ma vorrei provare a dire anch'io al
mia.
Ma perbacco, ben vengano questi pareri sulla professionalità, sono io
personalmente che a volte ho la coda di paglia e ingrandisco troppo un
termine ( invertebrato ) e ci costruisco sopra dei teoremi...
Eh sì, la capacità di chiacchiera e convincimento è molto importante,
ho avuto l'occasione di conoscere il designer francese Philippe Starck
e ti posso dire che lui racchiude tutte le caratteristiche del
professionista bravo e di successo: ti sommerge di discorsi e parla
solo lui, ha delle bellissime idee ( possono piacere o no, ma sono
qualcosa di veramente nuovo ), ha il suo atelier pieno di "galoppini"
( senza offesa per nessuno...) che gli completano il lavoro, si
comporta da personaggio alla moda ( ho un ufficio a Tokio e uno a New
York, oltre a quello di Parigi , possiede tot Harley Davidson, si
sposta con l'elicottero... )
Purtroppo in Italia va anche molto di moda alzarsi la mattina e
improvvisarsi "impresa edile individuale", pizzaiolo, vendita e
assistenza computer , "arredatore chiavi in mano "......etc etc. per
poi chiudere dopo un anno o due .
Faccio un paragone con chi svolge l'attività canonica del geometra:
egli ha fatto una scuola specifica, ed opera nel vincolo di leggi,
regolamenti, che gli consentono poche scappatoie, cioè non ha bisogno
che di un minimo di creatività: in sostanza io la definisco una
professione di "serie", dove certamente ogni lavoro e cliente è
diverso da tutti gli altri, ma in virtù del fatto che ormai è tutto
regolamentato , è più facile fare emergere la Professionalità ( che io
associo a quella classica del Notaio, Avvocato,ecc. ).
Per ma l'Arredatore ha molto più a che fare con la Creatività a la
Moda, e ciò comporta , se si vuole essere dei "personaggi" vincenti e
di tendenza, un continuo aggiornamento con visite a ftere, eventi,
nuovi alberghi, inaugurazioni di locali alla moda, in Italia e
all'Estero, appunto per vedere come lavorano i tuoi
concorrenti...forse è più divertente e meno serioso del Geometra, ma è
altrettanto stressante.
Per le esperienze che ho avuto e che tutt'ora ho, diversa è la
casistica di colui che si trova ad operare con arredamento di negozi ,
di spazi commerciali, di sale mostra, luoghi cioè dove il committente
svolge la sua attività professionale, e dove il
"professionista/progettista/Arredatore" molto spesso deve inventarsi
il " su misura "e il "fuori serie", deve sapere vendere al committente
una cosa che è solo sulla carta dato che cataloghi non esistono,
coordina tutte le opere interne architettoniche e tecnologiche ed alla
fine tutto deve funzionare alla perfezione e con tempi di consegna
obbligati pena.......Penali, dato che in quell'arredamento ( ma qui
arredamento è riduttivo, il termine giusto è Chiavi in mano ) diventa
l'utensile che serve al committente per la sua fonte di reddito.
A differenza del "venditore di mobili da Catalogo" per abitazioni,
dove senz'altro il tirocinio à più breve e facile; anche un ragazzo
che entra come montatore di mobili, se intelligente e con capacità di
coordinazione, può mettersi a "vendere" arredamenti da CATALOGO:
allora sì che al minimo errore si meriterebbe un bel " ma se proprio
un invertebrato !"
Ciao
madison-***@libero.it