Discussione:
CATASTO - art.1 comma 3 DM 701/94
(troppo vecchio per rispondere)
MioMao
2007-05-24 14:48:06 UTC
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Ciao ciao

Nei giorni scorsi ho fatto una visura STORICA di una U.I. residenziale
ed ho visto che nelle note (due variazioni fatte a distanza di 29 mesi)
sono riportate:

variazione n.1: il classico "classamento proposto (D.M. 701/94)"

variazione n.2, la più recente: "classamento proposto con decorsi i
termini di cui all'art 1 comma3 (D.M. 701/94)"

La prima variazione era una DIVISIONE (che ha prodotto due nuove u.i.)
La seconda variazione è stata presentata come "VARIAZIONE DI CLASSAMENTO".

In quel fabbricato tutte le U.I. sono state variate nel 2002 per
divisione (da tre a sei u.i.), quindi vendute nel 2005.
Nel 2004, per tutte le U.I. derivate (tutte e sei, stesso giorno) è
stata presentata una variazione nel classamento, dove appare quella
identica nota.
Dato il fatto che i dati di classamento e rendita sono assolutamente
INVARIATI per tutte le U.I., mi è sorto il sospetto che l'operazione non
sia stata fatta d'ufficio, ma bensì dal proprietario.

Oggi una cliente mi chiama, dicendo che il notaio -prima di una vendita-
le ha consigliato di presentare una "migliore identificazione" al fine
di fissare la rendita, per essere tranquilla dal punto fiscale.

...che sia la stessa cosa? :-)
(giuro che non lo so; è una procedura della quale nessuno mi ha mai
parlato).

Infine, non ho compreso i termini indicati all'art. 1 comma 3: si tratta
di oltre 12 mesi dalla presentazione della rendita proposta, oppure i
mesi devono essere oltre i 24?

A voi è capitato?
Nella fattispecie, come operate?

Grazie :-)

Bye
MioMao
DGE
2007-05-24 14:59:09 UTC
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"MioMao" <***@invalid.it> ha scritto nel messaggio news:4655a5f2$0$21192$***@news.tiscali.it...
Ciao ciao

Nei giorni scorsi ho fatto una visura STORICA di una U.I. residenziale
ed ho visto che nelle note (due variazioni fatte a distanza di 29 mesi)
sono riportate:

variazione n.1: il classico "classamento proposto (D.M. 701/94)"

variazione n.2, la più recente: "classamento proposto con decorsi i
termini di cui all'art 1 comma3 (D.M. 701/94)"

La prima variazione era una DIVISIONE (che ha prodotto due nuove u.i.)
La seconda variazione è stata presentata come "VARIAZIONE DI CLASSAMENTO".

In quel fabbricato tutte le U.I. sono state variate nel 2002 per
divisione (da tre a sei u.i.), quindi vendute nel 2005.
Nel 2004, per tutte le U.I. derivate (tutte e sei, stesso giorno) è
stata presentata una variazione nel classamento, dove appare quella
identica nota.
Dato il fatto che i dati di classamento e rendita sono assolutamente
INVARIATI per tutte le U.I., mi è sorto il sospetto che l'operazione non
sia stata fatta d'ufficio, ma bensì dal proprietario.

Oggi una cliente mi chiama, dicendo che il notaio -prima di una vendita-
le ha consigliato di presentare una "migliore identificazione" al fine
di fissare la rendita, per essere tranquilla dal punto fiscale.

...che sia la stessa cosa? :-)
(giuro che non lo so; è una procedura della quale nessuno mi ha mai
parlato).

Infine, non ho compreso i termini indicati all'art. 1 comma 3: si tratta
di oltre 12 mesi dalla presentazione della rendita proposta, oppure i
mesi devono essere oltre i 24?

A voi è capitato?
Nella fattispecie, come operate?

Grazie :-)

Bye
MioMao

VEDI il link se ti è utile
ciao DGE
http://www.collegio.geometri.cn.it/admin/news/images/00000701_1.pdf
MioMao
2007-05-24 15:00:06 UTC
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Post by DGE
VEDI il link se ti è utile
ciao DGE
http://www.collegio.geometri.cn.it/admin/news/images/00000701_1.pdf
Grazie, magico DGE.
Stampo, leggo e, nel caso... domando! :-))

Bye
MioMao
MioMao
2007-05-24 15:09:38 UTC
Permalink
Post by DGE
VEDI il link se ti è utile
Ok, diciamo che mi è utile per comprendere la dicitura della nota.
...che in realtà non c'è in quella tabella... :-D ma che potrebbe
essere equiparata (con probabilità) all'ultima, cioè:

"Classamento e rendita non rettificati entro dodici mesi dalla data di
iscrizione in atti della dichiarazione".

E quindi?
Rispetto alla mia domanda?
E' forse corretto intendere che un nuovo Docfa, fatto per migliore
identificazione (senza variazione di rendita), possa FISSARE le date e
convalidare -essendo scaduti i 12 mesi- la rendita già presente in banca
dati?
A me pare... 'na strunzata... (cioè: esiste il DM che ne da i termini,
esiste la dichiarazione in atti, che ha la sua bella data... dove sta il
problema?!? E' il DM stesso, con i suoi termini, che da validità alla
rendita proposta, se l'AdT non la rettifica -IMHO, surely!-)

Eppure il notaio ne sembra convinto.
A me pare "balzana"... e -sinceramente- mi pare di stare a far spender
soldi inutilmente alla gente.

Dai... Spiegare me, che io capire! :-)

tnks!

Bye
MioMao
Maci
2007-05-24 16:36:43 UTC
Permalink
Post by MioMao
Ok, diciamo che mi è utile per comprendere la dicitura della nota.
...che in realtà non c'è in quella tabella... :-D ma che potrebbe
"Classamento e rendita non rettificati entro dodici mesi dalla data di
iscrizione in atti della dichiarazione".
E quindi?
Rispetto alla mia domanda?
E' forse corretto intendere che un nuovo Docfa, fatto per migliore
identificazione (senza variazione di rendita), possa FISSARE le date e
convalidare -essendo scaduti i 12 mesi- la rendita già presente in banca
dati?
A me pare... 'na strunzata... (cioè: esiste il DM che ne da i termini,
esiste la dichiarazione in atti, che ha la sua bella data... dove sta il
problema?!? E' il DM stesso, con i suoi termini, che da validità alla
rendita proposta, se l'AdT non la rettifica -IMHO, surely!-)
Eppure il notaio ne sembra convinto.
A me pare "balzana"... e -sinceramente- mi pare di stare a far spender
soldi inutilmente alla gente.
.
Dai... Spiegare me, che io capire! :-)
tnks!
Bye
MioMao
Olà, MioMao
Anch'io ci sono andato a sbattere da poco su questo giochino:
ho trovato in una storica una variazione ed a 12 mesi esatti di
distanza una "VARIAZIONE DI CLASSAMENTO" per la quale le annotazioni mi
davano "classamento proposto con decorsi i termini di cui all'art. 1
comma 3 (D.M. 701/94).
Si trattava appunto della rendita che per 12 mesi è provvisoria, dopo di
ché diventa definitiva. Se non sbaglio i 24 mesi erano in sede di prima
applicazione del DM, che ormai è già stagionatello :-)

Quindi:
1. la rendita è definitiva, nel senso che l'ADT non può più procedere a
collaudo/accertamento/ecchenneso
2. non vedo come una variazione per migliore identificazione catastale
possa in qualche modo "fissare la rendita". Anzi, mi sorge il dubbio che
possa avere l'effetto contrario: riaprire i termini di 12 mesi entro cui
l'ADT può di nuovo aprir bocca.

Conclusione: consiglia altre letture al notaio :-)

Ciao

Maci
DGE
2007-05-24 16:57:06 UTC
Permalink
Post by Maci
Post by MioMao
Ok, diciamo che mi è utile per comprendere la dicitura della nota.
...che in realtà non c'è in quella tabella... :-D ma che potrebbe essere
"Classamento e rendita non rettificati entro dodici mesi dalla data di
iscrizione in atti della dichiarazione".
E quindi?
Rispetto alla mia domanda?
E' forse corretto intendere che un nuovo Docfa, fatto per migliore
identificazione (senza variazione di rendita), possa FISSARE le date e
convalidare -essendo scaduti i 12 mesi- la rendita già presente in banca
dati?
A me pare... 'na strunzata... (cioè: esiste il DM che ne da i termini,
esiste la dichiarazione in atti, che ha la sua bella data... dove sta il
problema?!? E' il DM stesso, con i suoi termini, che da validità alla
rendita proposta, se l'AdT non la rettifica -IMHO, surely!-)
Eppure il notaio ne sembra convinto.
A me pare "balzana"... e -sinceramente- mi pare di stare a far spender
soldi inutilmente alla gente.
.
Dai... Spiegare me, che io capire! :-)
tnks!
Bye
MioMao
Olà, MioMao
ho trovato in una storica una variazione ed a 12 mesi esatti di distanza
una "VARIAZIONE DI CLASSAMENTO" per la quale le annotazioni mi davano
"classamento proposto con decorsi i termini di cui all'art. 1 comma 3
(D.M. 701/94).
Si trattava appunto della rendita che per 12 mesi è provvisoria, dopo di
ché diventa definitiva. Se non sbaglio i 24 mesi erano in sede di prima
applicazione del DM, che ormai è già stagionatello :-)
1. la rendita è definitiva, nel senso che l'ADT non può più procedere a
collaudo/accertamento/ecchenneso
questo nel 99,99 % dei casi xche' l'ADT puo' sempre variare la rendita se
c'e' errore clamoroso
Post by Maci
2. non vedo come una variazione per migliore identificazione catastale
possa in qualche modo "fissare la rendita". Anzi, mi sorge il dubbio che
possa avere l'effetto contrario: riaprire i termini di 12 mesi entro cui
l'ADT può di nuovo aprir bocca.
anche io la penso cosi'
Post by Maci
Conclusione: consiglia altre letture al notaio :-)
e consiglio di on fargli fare le successioni in quanto ofggi 2 su due che ho
visto il notaio ha sbagliato il codice fsicale di un erede in quanto gli ha
cambiato sesso e l'ha fatto venire sorella germana e poi visto che l'ha
fatto col software e si è accorto dell'errore quando aveva gia' stampato
allora è solo andato a correggere l'errore della parentela ma il CF resta
sbagliato.
Post by Maci
Ciao
Maci
Ciao
DGE
MioMao
2007-05-24 17:17:31 UTC
Permalink
Post by Maci
Olà, MioMao
Ola!
Que pasa?
Post by Maci
ho trovato in una storica una variazione ed a 12 mesi esatti di
distanza una "VARIAZIONE DI CLASSAMENTO" per la quale le annotazioni mi
davano "classamento proposto con decorsi i termini di cui all'art. 1
comma 3 (D.M. 701/94).
Si, infatti.
Anche per me è stata "la mia prima volta" (nemmeno molto bella, come al
solito) :-D :-D
Post by Maci
Si trattava appunto della rendita che per 12 mesi è provvisoria, dopo di
ché diventa definitiva. Se non sbaglio i 24 mesi erano in sede di prima
applicazione del DM, che ormai è già stagionatello :-)
Ok, ma... secondo te, è un'annotazione inserita "d'ufficio"?
Post by Maci
1. la rendita è definitiva, nel senso che l'ADT non può più procedere a
collaudo/accertamento/ecchenneso
Certo.
Salvo clamore, come dice il DGE.
Post by Maci
2. non vedo come una variazione per migliore identificazione catastale
possa in qualche modo "fissare la rendita".
Lo penso anch'io.
Post by Maci
Anzi, mi sorge il dubbio che
possa avere l'effetto contrario: riaprire i termini di 12 mesi entro cui
l'ADT può di nuovo aprir bocca.
E' esattamente ciò che mi sono domandato!
Post by Maci
Conclusione: consiglia altre letture al notaio :-)
Domani lo chiamo e chiedo info.
Btw, sapendo che è una stordita (sono quasi certo che sia la notaia che
abbia fatto PIU' atti di rettifica in tutto il pianeta).... credo di
sapere già la risposta! :-D

DGE e Maci, grazie ad entrambi :-)
(btw, mi piacerebbe conoscere anche l'opinione di Fabio e Albert.one, ma
mi sa che sono andati in vacanza alla Maldive) ;-)
:-))

Bye
MioMao
Maci
2007-05-25 08:40:53 UTC
Permalink
Post by MioMao
Ok, ma... secondo te, è un'annotazione inserita "d'ufficio"?
Certamente :-)

Ciao

Maci
MioMao
2007-05-25 09:05:34 UTC
Permalink
Post by Maci
Post by MioMao
Ok, ma... secondo te, è un'annotazione inserita "d'ufficio"?
Certamente :-)
Ok, ho provato a chiamare la "notaiessa" :-D ...ma era occupata (e
quando mai?!?).

Ho lasciato detto l'argomento alla segretaria (stranamente era piuttosto
sveglia, neh)... ma a distanza di due ore non mi ha ancora chiamato.

Starà studiando la vicenda? :-\

:-D

Bye
MioMao
Albert.one
2007-05-25 05:57:11 UTC
Permalink
Post by Maci
Si trattava appunto della rendita che per 12 mesi è provvisoria, dopo di
ché diventa definitiva. Se non sbaglio i 24 mesi erano in sede di prima
applicazione del DM, che ormai è già stagionatello :-)
1. la rendita è definitiva, nel senso che l'ADT non può più procedere a
collaudo/accertamento/ecchenneso
Quoto.
Post by Maci
2. non vedo come una variazione per migliore identificazione catastale
possa in qualche modo "fissare la rendita". Anzi, mi sorge il dubbio che
possa avere l'effetto contrario: riaprire i termini di 12 mesi entro cui
l'ADT può di nuovo aprir bocca.
Esatto: se ripresenti un nuovo docfa ridai all'Agenzia la possibilità di
variare la rendita entro i 12 mesi successivi.

Ciao
___________________

Albert.one
Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
2007-05-25 09:04:28 UTC
Permalink
Post by MioMao
Oggi una cliente mi chiama, dicendo che il notaio -prima di una vendita-
le ha consigliato di presentare una "migliore identificazione" al fine
di fissare la rendita, per essere tranquilla dal punto fiscale.
Bye
MioMao

E' rimasto un po' indietro il notaio, poiché il problema fiscale è relativo.
La problematica era rilevante nel passato, poiché quando non esisteva ancora
il Docfa, era molto importante dichiarare in atto di volersi avvalere delle
disposizioni di cui all'art. 12 della legge 154/88. In questo modo si
evitava la valutazione a valori venali, da parte del fisco. Ma con l'avvento
del Docfa il discorso è caduto, poiché in fase di accatastamento la rendita
è già proposta, quindi attribuita in via "quasi definitiva".

L'unico problema (per questo è relativo) è che in caso di variazione con
maggior rendita proposta, l'Ufficio può rettificare la base imponibile ai
fini imposte registro-ipocatastali, recuperando, però, solo la differenza e
relativi interessi, senza sanzioni.

Quindi anche succedesse ciò, invece di pagare subito in fase di atto, paghi
dopo (con interessi al 2,5% attuali, ovvero minore degli interessi
dell'eventuale mutuo ipotecario).

Ciao
--
Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
MioMao
2007-05-25 09:14:15 UTC
Permalink
Post by Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
E' rimasto un po' indietro il notaio,
Guarda, conoscendo quanto è imprecisa quella, non ne ho alcun dubbio! :-D
Post by Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
poiché il problema fiscale è relativo.
La problematica era rilevante nel passato, poiché quando non esisteva ancora
il Docfa, era molto importante dichiarare in atto di volersi avvalere delle
disposizioni di cui all'art. 12 della legge 154/88. In questo modo si
evitava la valutazione a valori venali, da parte del fisco. Ma con l'avvento
del Docfa il discorso è caduto, poiché in fase di accatastamento la rendita
è già proposta, quindi attribuita in via "quasi definitiva".
Ok, molto chiaro :-)
Post by Rag. Sergio Lo Cascio - Tributarista
L'unico problema (per questo è relativo) è che in caso di variazione con
maggior rendita proposta, l'Ufficio può rettificare la base imponibile ai
fini imposte registro-ipocatastali, recuperando, però, solo la differenza e
relativi interessi, senza sanzioni.
Quindi anche succedesse ciò, invece di pagare subito in fase di atto, paghi
dopo (con interessi al 2,5% attuali, ovvero minore degli interessi
dell'eventuale mutuo ipotecario).
Grazie Sergio! :-)

Che bello! Adesso ho anche le "parole adeguate" per la discussione con
la notaiessa :-))

Bye
MioMao

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