Aladino
2024-03-26 13:42:15 UTC
Ho un quesito per chi ha esperienze dirette o indirette dal fronte
opposto. Ovvero la Pubblica Amministrazione.
Mia moglie che da qualche anno lavora al protocollo di un piccolo
comune, ha avuto una discussione con alcuni colleghi che le hanno
contestato il fatto di aver segnalato ad un cittadino che quanto
consegnato non corrispondeva a quanto indicato nella lettera di
trasmissione. Ovvero, nella lettera venivano indicati 6 allegati, ma di
fatto il cittadino ne ha consegnati 5. Siccome questo cittadino ha
qualche diatriba con il comune, e in particolare con il tecnico
comunale, lo stesso ha accusato mia moglie di fare gli interessi del
cittadino contro quelli del comune, in quanto questo errore del
cittadino poteva essere utilizzato contro di lui. E a quanto pare, anche
il segretario comunale appoggia questa teoria: al protocollo si prende
qualsiasi cosa, si mette una data e un numero e non si può e deve
entrare in merito a cosa è stato realmente consegnato, in quanto chi
riceve è pubblico ufficiale e vale comunque la sua parola per eventuali
contestazioni.
Secondo me, è un assurdità assoluta. Perchè se così fosse, in comune (o
altre PA) potrebbero far sparire qualsiasi cosa e il cittadino non
avrebbe alcun diritto (vedasi marche da bollo, ma anche altri documenti
che permetterbbero ad una amministrazione in cattiva fede di cassare un
progetto).
D'altro canto, mettendomi nei panni di chi riceve il protocollo, vedo
anche la possibilità di una causa da parte di un cittadino che fa una
bella lettera di trasmissione dove elenca una serie di documenti, e poi
viene fuori che manca qualcosa di quanto indicato.
Qualcuno di voi sa come stanno le cose? C'è una qualche norma che
definisce i compiti e le responsabilità del protocollo?
opposto. Ovvero la Pubblica Amministrazione.
Mia moglie che da qualche anno lavora al protocollo di un piccolo
comune, ha avuto una discussione con alcuni colleghi che le hanno
contestato il fatto di aver segnalato ad un cittadino che quanto
consegnato non corrispondeva a quanto indicato nella lettera di
trasmissione. Ovvero, nella lettera venivano indicati 6 allegati, ma di
fatto il cittadino ne ha consegnati 5. Siccome questo cittadino ha
qualche diatriba con il comune, e in particolare con il tecnico
comunale, lo stesso ha accusato mia moglie di fare gli interessi del
cittadino contro quelli del comune, in quanto questo errore del
cittadino poteva essere utilizzato contro di lui. E a quanto pare, anche
il segretario comunale appoggia questa teoria: al protocollo si prende
qualsiasi cosa, si mette una data e un numero e non si può e deve
entrare in merito a cosa è stato realmente consegnato, in quanto chi
riceve è pubblico ufficiale e vale comunque la sua parola per eventuali
contestazioni.
Secondo me, è un assurdità assoluta. Perchè se così fosse, in comune (o
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avrebbe alcun diritto (vedasi marche da bollo, ma anche altri documenti
che permetterbbero ad una amministrazione in cattiva fede di cassare un
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D'altro canto, mettendomi nei panni di chi riceve il protocollo, vedo
anche la possibilità di una causa da parte di un cittadino che fa una
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viene fuori che manca qualcosa di quanto indicato.
Qualcuno di voi sa come stanno le cose? C'è una qualche norma che
definisce i compiti e le responsabilità del protocollo?
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Per rispondere, togliere -NOSPAM- dall'indirizzo.
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